Commento di Angelo Mistrangelo
          ... A più di 40 anni dall'esordio nelle storiche sale della Promotrice delle Belle Arti al Valentino e alla mostra di Primavera del Piemonte Artistico e Culturale, Alina De Salvador ritorna ad esporre auspice la Regione Piemonte, nello spazio dell'associazione di Via Roma con un'ampia scelta di quadri che testimoniano gli aspetti di un lungo ed appassionato percorso pittorico.
Un itinerario scandito da una robusta vena narrativa, da una indomita volonta' di trasmettere le interiori sensazioni, l'amore per la natura, la forza di una scrittura che si muove tra delicati accenti figurativi e piu' vibranti accensioni cromatiche tipiche di un pulsante espressionismo.
Bellunese, ma da sempre a Torino, ha frequentato il maestro Virgilio Guidi e Ca' Foscari a Venezia e, quindi, approfondito con assoluta dedizione il senso di una ricerca profondamente ancorata al valore dell'immagine e dalla sua definizione nello spazio del foglio di carta o della tela, alla indiscussa capacità di elaborare intensi collages, raffigurazioni immerse in un'atmosfera che ha fatto dire a Marziano Bernardi:... la De Salvador impiega una tecnica singolarissima ed efficace: un misto di tempera e collage, col quale intensifica il motivo naturalistico ottenendo effetti di gustosa vivacità e di prospettiva scenografica..., mentre - suggerisce ancora Luigi Carluccio - i suoi lavori esprimono una chiara volontà di sintetizzare le forme di riprendere la tecnica dell'incastro e dell'intarsio, o del mosaico o del legno ...
Tra le opere di questa pittrice vengono in primo piano quelle che rimangono strette ai modelli di un certo tipo di visione: le nature morte venatorie e in particola la natura morta con l'anatra realizzata quasi di getto con un ritmo scattante tra il rosso e il nero ...


Un discorso il suo, che si è sviluppato tra indagine figurale e adesione a una contenuta gestualità, tra la sottesa energia del dato cromatico e una calibrata struttura compositiva, tra l'essenzialità del disegno e poesia.
L'esperienza della De Salvador appartiene a un itinerario in cui si avverte la fluidità della line di Luigi Spazzapan e certe cadenze del linguaggio care a Giulio Da Milano, la freschezza delle soluzioni formali e una tecnica pittorica divenuta stile ricco di una novità non comune di risultati, sia nelle equilibrate composizioni delle Nature morte (in cui la sollecitazione è trattenuta ma non umiliata) come nel ritmo, a volte sobrio altre accentuato di luce (luce che è sempre colore) dei suoi paesaggi inclini a volte verso una intensa liricità interiore .....(Ugo Fasolo)
Una luce che fissa un vaso da farmacia con zinnie del 1949 e un pastello con Rose del 1955, i fiori e musica del 1965 e l'armonia di un nudo risolto con forza.
Immagini che appartengono ad un cammino riservato, appartato, sorretto da una mai appagata stagione di aperte riflessioni intorno all'arte contemporanea, alla vivacità di una rappresentazione che ha il fascino di guizzanti pesci o di una rossa aragosta della veduta del lago di Garda e dei paesaggi risolti con un colore materico a tocchi brevi, sintetici, che in qualche misura si avvicinano al pointillisme francese.
E così un'anatra ed un fagiano, delle pere e un bosco di betulle, una brocca azzurra e delle pannocchie, costituiscono l'essenza di un discorso che ha trovato riscontri in occasione delle personali alla Sala delle Esposizioni della Camera di Commercio di Trento ed alla galleria La Giostra di Asti presentano in catalogo da Valerio Miroglio che sostiene: mettendosi davanti ad una anatra con un paio di forbici ed un pennello, e una tela, ottenendo qualcosa che non sia semplicemente decorativo o bello, non è cosa semplice. Alina De Salvador ci riesce, seguendo 2 strade parallele: la prima è l'espressività del segno che esalta certe componenti tipiche della forma alla quale si ispira: la seconda è la contemporaneità di più immagini ottenuta con l'uso del collage....

E dalla Quadriennale di Torino al II° incontro artisti liguri e piemontesi al Palazzo del Parco di Bordighera, del riconoscimento conseguito al Premio - Demetrio Cosola di Chivasso alla rassegna Maestri Piemontesi allestita la Circolo Culturale Giuliani di Canelli si identificano alcuni dei momenti del dettato di Alina De Salvador che nel 1974 ha partecipato alla collettiva 5 Pittori da Torino per 5 personali organizzata a Mulazzo insieme a Fracalossi ed all'astigiana Platone, alla Morgillo e l'espressionista Scarsi.
Nel 1990, invece, è stata invita alla Rassegna Internazionale di Arte&Poesia: Omaggio a Bolley e a Sarah Jackson, promossa dall'Assessorato Istruzione della città di Torino.
Ora, dopo un lungo periodo trascorso a lavorare nello studio, lontano da mostre e dall'ambiente artistico, Alina De Salvador propone una scelta di quadri che racchiude una sintesi del suo cammino, di una dimensione creativa in cui ottiene la distillazione poetica di un mondo umanissimo, fatto di cose semplici, di antichi gesti dell'uomo.... (Gian Pacher), di una nitida costruzione del quadro dove boschi e paesaggi tutti giocati su gamme spente di grigi e verdi, di più vivide di bruni e gialli o più fredde di azzurri e neri; dove un gusto ineccepibile sorregge sempre la pittrice e le impedisce di cadere nell'ovvio... (Silvia Taricco)
Un dipingere che nelle pagine di un limpido espressionismo si attua la vicenda della De Salvador, si delinea una figurazione ricca di colore e di una line incisiva e sicuramente risolutiva nel trasmettere l'emozione di un istante, l'interesse per il vero, l'incontro di un tramonto.
In occasione della mostra personale del 23 settembre del 2005 presso il Piemonte Artistico e Culturale